25 aprile 2020
Se volete ancor oggi
celebrare la liberazione
non vergognatevi di ricordare
chi ha lottato,
sacrificandosi,
contro quegli idoli
che hanno avuto bocca ma non hanno parlato,
hanno avuto occhi e non hanno visto
ed orecchi e non hanno sentito.
La memoria è la condizione
per far rivivere chi è morto
mentre si festeggiava la fine dell'odio.
Sono le ombre
che stanno dentro di noi
e si rivoltano
quando qualcuno attenta alla libertà di vivere
che è condizione
inalienabile costituzionale
di sopravvivenza sociale ed animale.
Nessun commento:
Posta un commento