giovedì 28 maggio 2020

La valutazione


Dalle foglie di mirto
vedo il tuo futuro matematico,
assisa sulla sedia della tua scrivania
a valutare
chi sogna di essere  luce fra le tenebre,
speme in questa lontana realtà.

domenica 24 maggio 2020

Il Fato




Nella stagione delle calendule
-così aveva prescritto il Fato-
si perse la bussola dei sogni
e ci lasciammo trasportare dall'irruenza 
del vento misto alle onde
per infrangerci contro gli scogli sensuali
o depositarci fra la quarzite della riva frantumata.

domenica 17 maggio 2020

Nei suoni infiniti del S. Elia


Ricorderò lo scorrere d'acqua 
fra gli anfratti scuri
e la limpidezza dei  salti
da ciottolo in sasso.

Un turbinio di vita 
che rinfresca i pensieri
e la cascata che porta con sé
tutto il fragore dell'età aurea.

Ricorderò i volti silvani 
sulle sponde del S. Elia
e nei cerchi concentrici del mio sasso
sarò specchio del tuo vento
che tenue si posa e riposa
ai miei respiri quotidiani.

Ricorderò le tue mani d'erbe
e questa sarà la mia speranza,
l'amore che ci scava dentro e smussa
alle sponde di questo sogno del fiume lento.

 

mercoledì 13 maggio 2020

Il giardino

IL GIARDINO
Esiste un giardino in comune
dove gli alberi portano i frutti
sulle loro braccia di clorofilla.
È un giardino pieno di fiori
che brillano sotto i raggi solari
e profumano, 
compagni della brezza e del vento. 

Ma ad ogni stagione
 c'è un paesaggio altro.

E rimani a strappare
l'erba che infesta la terra,
a strapparla con tutte le radici
perché vuoi vivere un'estate a sognare
fra le onde di una piscina,
azzurre di floccante.


martedì 12 maggio 2020

Lo sguardo


A volte mi chiedo 
perché certi uomini
schiavizzano noi donne,
annullano la nostra identità
con la stoffa delle loro fragilità
e calpestano i diritti che sono dell'umanità,
aver di vivere la libertà 
con la propria responsabilità.

Mi chiedo .
Ma le risposte rimangono nella nebbia
e dietro la filigrana del mondo sommerso
ci sono cuori che battono 
e sguardi che sperano
in un mondo diverso, a colori,
sognano la propria emancipazione
e volano con le ali di una farfalla
che colora il mondo 
con il proprio profumo di dolcezza.


venerdì 8 maggio 2020

Madre


Madre,
sarò sveglio già dal mattino
per correr a te e darti la mia mano
nel giorno della festa di tutte le mamme.

Ricorderò tutte le tue battaglie
e mi sentirò solo un granello di polvere
fra la sabbia dei dolori del mondo.

E nel tepore degli anni
ti ringrazierò con un sorriso
per il dono più bello che tu mi abbia potuto dare,
la vita con le sue gioie  ed il bacio del mare.

Sorriderai dall'alto della tua saggezza
e mi terrai stretta la mano
per rioffrirmi ancora una volta
la tua confortante e benedetta carezza.



mercoledì 6 maggio 2020

Ricorderemo

Ricorderemo quel tempo
quando un'emergenza ha portato
a vivere l'isolamento
a spegnere i baci
a salutare in modalità distanziata.
Un tempo disumano
dove l'amore ha assunto
una nuova morfologia
e vive
come affetto di poveri amanti ormai sbiaditi. 

Ricorderemo quel dramma
e ci baceremo con più passione
perché una guerra si vince piano piano
e rientrando in una normalità più saggia
in piena libertà,
riacquistando quel valore
che ci fa pregare
dove non si è mai pregato,
vivere dove non si è vissuto.





martedì 5 maggio 2020

A mio figlio


 Ti racconterò la mia età
che è passata così in fretta 
perché tutti i miei respiri 
ad inseguire la felicità,
erano sogni che volavano fieri
di essere piccole grandi mie emozioni.

Hanno inebriato i miei sospiri,
sono state le mie grandi sconfitte
le mie piccole vittorie,
le scelte che si sono dovute fare
dopo le cadute, le risurrezioni
in una fragilità di soffio
che custodiva la gioia ed il pianto
la pioggia ed i l vento.

E quando mi sono sentito forte 
mi sono scoperto sempre più debole.
Solo l'amore ed i l sogno, la poesia
mi sono state compagni e sostegni.

Anche tu, figlio mio, 
ora avrai le tue vittorie e le tue sconfitte
le tue fragilità e le tue fortezze
e  frutto d'amore, ricorda sempre
sarai il mio vento e la mia pioggia
su questa terra,
la mia brezza e la tempesta
sulla sabbia dei nostri respiri
fra la polvere e la luna
il mare e le stelle.

E il mio futuro 
che continuerà a sognare 
per vivere e a sopravvivere al tempo
mentre continuiamo a guardare
con occhi di sogno e di speranza.








lunedì 4 maggio 2020

Nascita



Nel silenzio ti vedo
come luccichìo ascolto il tuo fremito
e volo nel sogno fra i tepori
di una primavera in estasi.
Il tremore della brezza
è brivido che mi prende
come colore che dipinge l'arcobaleno
e si perde nella speranza di una nuova vita.
Là nella casa romita
un guizzo un pianto
e la gioia di un nuovo respiro.
Sarà bella ogni emozione
ma il pianto di un infante
è musica nel creato.
È nato, è nato.
La luna canta il suo tormento
ed il silenzio cade dopo lo sfinimento.
La vita ha tanti colori
che vanno dal nero al bianco
e s'alternano ad ogni risurrezione e al pianto
che è nascita irripetibile
di una creatura votata al futuro
anche sulla terra polverosa  e stanca
o sulle spie di una rosa bianca
che nasconde il velluto del fiore
e che insegna cosa sia il vero amore.




 

sabato 2 maggio 2020

'a libertà (quasi un poemetto)

Ricinu: ormai u munnu è canciatu
e s'avà viviri  almenu un metru luntanu,
nun ci s'av'à strinciri a manu
e bisogna  stari tuttu allascatu.
E poi quali inclusioni! Sbattistivu u cucuzzuloni!
L’aria s'av'à rispirari ccu  granni attenzioni
ccu la mascherina am'à stari
si nun vulemu ammalarinni e fari ammalari.
Un munnu tuttu nbavagliatu
mi sta beni, picchi c'è sta nova infezioni,
un munnu sempri siddiatu
fra manovri politiche promesse ed illusioni!
Di tuttu chistu forsi c'è di bonu, in virità
ca quarcunu potrà diri menu cazzati
e cercannu ri spirugghiari sta ngarbugliata realtà
avrà u tempu di nun essiri cchiù ncazzatu
e di evitari di fari cumpilari  pi ogni azioni  tutti sti cirtificati.
Sta di fattu ca va beni a prevenzioni,
a pulizia personali
ca nun nni putemui cchiu vasari,
va beni a cunvivenza ccu li virus ca ci hannu sempri statu!
Ma a storia rici ca basta un nenti ca un coglioni
arruspigghiannusi na  matina anticchia in cunfusioni
potrà illudersi di putir privari di la libertà a pupulazioni.
Ddù jornu,  sarà megghiu pi iddu riturnari cuglioni
 picchì basterà un nenti pi fari scoppiari n'atra rivoluzioni,
altru ca pruvvidenti autocertificati pi l'infezioni!