sabato 25 aprile 2020

Covid 19, la partenza.

Dedicato a tutti i nonni partiti dagli ospizi.

E chi l’avrebbe mai detto 
che un giorno sarei ripartito
con un’ambulanza ed un tubo respiratorio,
con gli infermieri ed il personale sanitario
in assetto d’invasione extraterrestre?
Una partenza per non arrivare mai più. 

Eppure ero sempre partito nella mia vita,
ero partito militare, in guerra, la prima,
poi per l'Africa alla conquista della colonia
ed altra guerra, la seconda,
armato di tutto il vigore possibile.
Sempre ritornato, dopo aver combattuto.
Il viaggio quando mi son sposato
ed i viaggi con i miei sei figli per le vacanze.
Poi la partenza per un ospizio,
dopo la dipartita di mia moglie
perché i figli non mi potevano accogliere. 

Ero diventato un peso 
che avrebbe sconvolto le loro vite
e magari compromesso
il loro equilibrio matrimoniale. 

Ora questo viaggio verso un ospedale
con il respiro che mi mancava
chiuso in una sala
dove nessuno dei familiari potevano vedermi
offrirmi quel bacio , quell'abbraccio
che da tempo non mi avevano dato più. 

Ed infine che sono polvere di cremazione
gravito tra la terra  ed il cielo
e vedo le lacrime di chi mi aveva parcheggiato
e ne provo compassione.





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